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 Poesie in lingua Italiana
 

HO ESTIRPATO I NARCISI


Ho estirpato i narcisi
nel giardino
e l’unico garofano
perché sono morti.
Perché sono morti
e qui nulla solo
si può trapiantare.
Perché abbiamo saputo
scherzare col niente
come fosse
qualcosa di umano.

Montecalvo Irpino

Da Versi biologici, 1977.

 

                

 

I NOSTRI PADRI


I nostri padri
ararono la piana
colmando l’orto di millenni.
Alla mangiatoia del salotto
mungiamo
la mucca dell’arazzo.

Abbiamo trascurato
l’antico pane.
Il fiume morto osserviamo
dalle grate del bosco.
Di unguento nero
imitazioni di margherite.
L’altoforno ha essiccato
l’umidità dei secoli.
Divelta
l’ombrosa foresta
per il nostro sanatorio.

Montecalvo Irpino

Da Versi biologici, 1977.

 

 

AL RISVEGLIO*
 

S’è fatta notte fonda
al paese
dove a ogni casa
il frigo sta alla cantina
la tivù al focolare
non c’è fuoco di quercia
che sfavilli né cunti.
Da tempo una cultura
maligna
s’è troppo radicata
come una donna presa
con forza tante volte
ci si è assuefatti alle violenze.
Al risveglio del cuore
spera un vegliardo tra gli ulivi
con le nacchere tra le dita:
chissà che non torni
ai giovani
la voglia a favellare.

*Alla memoria di Rocco Scotellaro e Manlio Rossi Doria.

Zell      1993

            

L’ANIMA DEL SUD
 
Il Sud scruto
dal di fuori
come l’anima
il corpo
da cui trasmigra.
 
 
Trento
 
Da Tra l’albero di Giuda e
 quello del Perdono
, 1987
 
Angelo Siciliano

 

PADRE E MADRE
 
Ermafrodita era Dio
fecondava e allattava
padre e madre insieme
miliardi di semi
molti di meno
i capezzoli.
Un Padre maschio
tutto poteva:
chiedetelo alle femmine
denigratrici dei maschi.
Dio era femmina
con seni stravaganti
dilatati all’inverosimile
e latte abbondante:
chi non crede
ammiri i derivati
di quel latte cagliato.
Una notte a Betlemme
attuò la separazione
del tempo e dei ruoli.
Ora ci sono la banca del seme
e la banca degli ovuli
e i profilattici
stampati ad arte
sono tutti col buco.
 
 
Zell, 7 febbraio 1994
Angelo Siciliano

 

LA GUERRA
 
Sempre un affare
per taluni è la guerra
non bada a spese
per sfoltire arsenali
vorace di sangue
materie strategiche
agognate ricchezze
nuove conquiste
stupri etnici e vendette
crimini indicibili
sventure e genocidi
sindrome apocalittica
maestra perenne
ad uccidere il dolore
abile col terrore
a sfrattare le anime
di pavidi e valorosi
per traslare le salme
ad imbrattare ideali
col consenso carpito
per tenebrose regioni
inesplorate della mente
sfuggendo non ad una
ma a cento e mille
rinnovate maledizioni.
 
 
Zell, 20 aprile 2002
Angelo Siciliano

 

Angelo Siciliano www.angelosiciliano.com

 

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