ARCHEOLOGIA DIVINA

 

Dio, Ibwh, aveva moglie

all’origine dei tempi

si specchiava nell’arcobaleno

alimentava il sole d’immani

pulsioni elettromagnetiche

conviveva con dei d’altri popoli

lo si rappresentava nella pietra

lo si dipingeva nel vasellame.

Un dì mise ordine per il Mediterraneo

divenne single azzerò la concorrenza

prima globalizzazione della storia

con espropri d’altrui attribuzioni.

Da glabro si fece barbato

lungi da lui l’alopecia

ispirò l’autopsia delle parole.

La paternità ne consolidò lustro

potere nei templi spogliati riattati

ripopolati di nuove icone.

S’incamminarono i neofiti

perseverando in proselitismi

delocalizzando il martirio.

Sarebbero venuti poi potere temporale

integralismi fondamentalismi

tutti divisi in nome di Dio

guerre di religione e Santa Inquisizione

a imbrattarsi la tonaca col sangue dei giusti

sacrificati della contestazione radicale

cui solo da posteri si sarebbe invocato perdono.

Si sarebbero praticati roghi tanti

non profetizzati unitamente all’attesa

smaniosa del big bang apocalittico.