I suoi soggetti
appartengono alla vita quotidiana e in genere si tratta
di persone umili.
Si dedicò anche alla
produzione di opere per i cimiteri e di altre ispirate
all’arte antica, in particolare quella romana imperiale.
Durante la sua vita tenne
o partecipò a diverse mostre in varie città: Venezia,
Firenze, Milano, Roma, Parigi (Esposizione Universale e
Salon d’Automne, di cui fu membro fondatore) e Vienna.
Diversi musei europei, lui
ancora in vita, acquistarono sue opere.
Gli è stato dedicato un
museo a Barzio, il Museo Medardo Rosso.
Una settantina i pezzi in
mostra, tra sculture e disegni, accompagnati da stampe
fotografiche d’epoca. Tra le sculture esposte vanno
segnalate: El locch, bronzo del 1881-82; Carne
altrui, cera del 1883-84; Aetas aurea, cera
del 1886; Bambina che ride, cera del 1889;
Rieuse, bronzo del 1890; Bambino ebreo,
cera del 1892.
I suoi scritti in catalogo
attengono all’impressionismo o sono delle lettere, una
delle quali indirizzata al primo ministro francese
Georges Clemenceau, che fece acquistare due sue opere.
Luciano Caramel ha curato
la mostra e si era già occupato a suo tempo di quella di
Milano del 1979.
In questi anni ha molto
indagato e lavorato per il ponderoso catalogo ragionato
sull’opera di Medardo Rosso, che dovrebbe uscire alla
fine del corrente anno.
Catalogo
•
A cura di Luciano Caramel.
•
Testi di G. Belli, L. Caramel, C.Bertelli, G. Lista.
•Ricchi apparati di foto delle opere, notizie
biobibliografiche e scritti dell’artista.
•
Stampato nel 2004 da Skira editore, Ginevra-Milano.
Zell, 14
luglio 2004
Angelo Siciliano
|